lunedì 29 maggio 2023

Autorità e autoritarismo

 

Questa televisione di destra ama molto il Papa, forse perché ama tanto l’autoritarismo, il dogmatismo, l’ordine rigido.

L’autoritarismo però deresponsabilizza gli uomini perché li trasforma in esecutori di ordini. Vi ricordate cosa rispondevano i criminali nazisti? “Ho solo eseguito un ordine.”

Si verifica quindi una coincidenza fra ordine e autoritarismo, fra autorità e autoritarismo. Chi può distinguere fra i due se tutte le autorità – come diceva san Paolo, il vero fondatore del cristianesimo – “derivano da Dio”?

La destra e la Chiesa amano i principi assoluti, i dogmi indiscutibili, la sacralità dell’autorità. Manca in entrambi il senso critico, il pragmatismo, lo scetticismo, la flessibilità. Loro hanno sempre ragione. Chi comanda non può essere discusso. Il dubbio non è ammesso. Bisogna adorare e ubbidire all’autorità, senza discutere.

Ma gli uomini non sono fatti per eseguire solo ordini, per essere solo esecutori, per non mettere in dubbio, per essere schiavi.

Le religioni monoteiste sono sempre ideologie della sottomissione.

In Texas, per esempio, il governatore ultraconservatore decide di insegnare i comandamenti e la Bibbia nelle scuole. Ha deciso lui per tutti. E le altre religioni? E le altre opinioni? Niente, l’autorità non si discute.

Il Papa affida alla Madonna, una figura resa mitologica, la pace e afferma ingenuamente che “è incredibile quanto male possa fare l’uomo!”

Già, forse perché è fatto “a immagine e somiglianza” di un Dio feroce, quello stesso che è delineato dalla Bibbia, che distrugge i nemici degli israeliti, uomini, donne e perfino animali.

Gli uomini sono fatti per realizzarsi e liberarsi il più possibile. Non per eseguire ordini insensati, come quello dato da Dio ad Abramo di sacrificare il figlio Isacco.

Un vizio che poi si ripeterà, nell’immaginario cristiano, con il sacrifico – questa volta riuscito – del figlio dello stesso Dio, il povero Gesù.

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