giovedì 28 febbraio 2013

La fine della Chiesa


Pochi si rendono conto che la crisi della Chiesa, con le dimissioni del Papa, è in realtà l'inizio della fine di una religione. Il cristianesimo infatti non dice più niente a nessuno. Si è rivelato per quello che è: un mito senza sostanza, una favola. Mentre le altre religioni continuano a vegetare, semplicemente perché non è possibile dare una prova razionale dell'inesistenza di Dio, il cristianesimo si è arrischiato ad affermare che Dio è sceso sulla Terra, che si è fatto uomo, che è morto e che infine è risorto. Tutto questo può essere facilmente smentito a duemila anni di distanza. Infatti, la discesa di quel “Dio” sulla Terra doveva inaugurare una nuova era, un nuovo mondo, una nuova umanità – e così non è stato. Niente di tutto questo si è verificato, il mondo ha continuato ad essere quello che era.
Dunque non serve a niente cercare di riformare la Chiesa, ossia l'istituzione inventata per difendere questa fede. Il mito si è dissolto da solo, la fallacia delle sue affermazioni si è rivelata evidente alla coscienza dell'uomo moderno. Non c'è più niente da fare.
La Chiesa rimarrà lì, come lo scheletro di un dinosauro. Imbalsamata. Ma definitivamente morta, proprio come le salme imbalsamate dei suoi Papi. Cercheranno di rianimarla eleggendo un nuovo Papa. Ma sarà tutto inutile. Rimarranno solo cerimonie sfarzose, rituali radio-televisivi, dogmi che non hanno più senso e una corruzione che renderà sempre più palpabile l'assenza di qualsiasi spiritualità in questa istituzione. Poi nascerà una nuova spiritualità, non più basata sull'adorazione degli dei.

Nessun commento:

Posta un commento