La meditazione è sempre paradossale. Si usa la mente per liberarsi della mente. Si usa l'ego per liberarsi dell'ego. In apparenza è impossibile. L'ego non rinuncerà mai al proprio controllo e alla propria opera di falsificazione del reale. La mente non potrà mai uscire da se stessa. Anzi, ad ogni sforzo si fortificherà sempre di più.
Ma allora le tecniche non servono a nulla? Sono soltanto una specie di tranquillante naturale? Come seguire il proprio respiro?
Il problema è che più ci si sforza, più ci si concentra, più ci si impegna, più si tenta di raggiungere una meta... più si arroventa l'attività mentale e più si arrocca l'ego. E, quindi, ottenere uno stato di calma e di tranquillità è un esercizio propedeutico.
Lasciare andare la propria avidità egoica è uno strumento utile proprio ai fini di una visione non mentale, non egocentrica, non diretta dall'ego. In un certo senso non si può "fare" meditazione. La meditazione avviene da sola, si fa da sé... quando si lascia andare il controllo della mente.
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