La vicenda del marocchino musulmano che ha ucciso la figlia che voleva emanciparsi conferma tutto ciò che è noto alle persone di cultura e di cui ho già scritto a proposito della pillola abortiva: «Assumendo la RU486, le donne diventerebbero più autonome rispetto ai medici e agirebbero in prima persona sul proprio corpo. Ma proprio questo è insopportabile per i clericali di casa nostra. Una donna più libera? Una donna che non dipenda dal beneplacito di qualche medico maschio? Giammai. – I “religiosi” sono uguali in tutto il mondo: dai talebani dell’Afghanistan ai clericali nostrani, il vero nemico resta la donna – la libertà della donna.»
Le tre religioni abramitiche (ebraismo, cristianesimo e islam) sono responsabili di questo delitto: aver rappresentato Dio come un uomo maschio, aver costruito società paternalistiche, aver spinto i credenti a invocare un Padre eterno. Un errore madornale, un impoverimento del concetto di Dio. Che non è né Padre, né Madre, né Figlio...
Ancora oggi il credente si rivolge a Dio come a un Padre ed è il sostenitore di una famiglia e di una società patriarcali. E ancora oggi sono i fondamentalisti di queste religioni a vedere nell’emancipazione della donna la più grande minaccia alla loro fede.
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