venerdì 18 novembre 2011

Vecchiaia e saggezza

Invecchiare è perdere, diminuire, disfarsi, alleggerirsi, restringersi, ecc. Ogni giorno diminuiscono le forze, ogni giorno si perde qualcosa.
Ma anche la saggezza segue lo stesso percorso. Non è un accumulare, ma un disfarsi dei fardelli e dei condizionamenti culturali, sociali e psicologici. Lo conferma Lao-tzu quando dice: "Chi segue la via del mondo guadagna ogni giorno, chi segue la via del Tao perde ogni giorno". Lo conferma Gesù quando dice: "Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece l'avrà perduta la salverà... il più grande tra voi diventi come il più piccolo... chi è il più piccolo tra voi questi è il grande... se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso".
Saggio non è dunque chi accumula beni, nozioni o forza egoica, ma colui che si alleggerisce, colui che lascia andare a poco a poco ogni avere, ogni idea di possesso. Perché questo è il senso dell'ultima parte della vita: disfarsi a poco a poco di ogni cosa, fino a perdere quell'ultima "proprietà" che è il proprio ego.
Se la saggezza è la via che porta all'illuminazione, allora la vecchiaia è il momento più favorevole per giungere ad una chiara visione di noi stessi, delle persone e del mondo.

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