giovedì 11 agosto 2011

Le radici della violenza


Sono d'accordo con il regista inglese Graham Vick che, in un'intervista sul Corriere della Sera dell'11/08/2011, sostiene che nell'Antico Testamento sono contenuti i germi del fanatismo e della violenza. "Quello invocato da Mosè è un Dio di rabbia e di distruzione. E' strano che arrivi il comandamento 'non uccidere' proprio da colui che ha ucciso tutti i primogeniti dell'Egitto e ha permesso di essere brandito come un'arma dal suo profeta. Bisogna sempre diffidare di chi si definisce 'il popolo di Dio', di chi dichiara guerra in suo nome. Credersi gli eletti del Signore è una forma bella e buona di razzismo. Un veleno per l'umanità".
Ma nel passaggio dall'Antico al Nuovo Testamento le cose non cambiano sostanzialmente. Il Dio è sempre quello, semmai camuffato da Essere bonario. E si presenta sempre come un sanguinario Dio dei sacrifici e della violenza. Il povero Gesù si era illuso che il Padre fosse cambiato. Ed è finito come è finito.
No, abbandoniamo questi Iddii che covano odio, gelosia, passione e vendetta nel loro animo. Liberiamoci delle loro religioni.

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