sabato 5 agosto 2023

Crescete, ma non moltiplicatevi

 

Quando esaminiamo la vita degli animali, ci accorgiamo che il loro scopo è uno solo: riprodursi. Accoppiarsi e riprodursi. Questo è il fine della natura che, attraverso gli istinti, vuole mantenere se stessa.

Non è un fine dichiarato, ma un fine implicito. A questo tende la natura che si serve degli individui per moltiplicare se stessa.

Gli animali sono strumenti di questa volontà, cui non possono sottrarsi. Per accoppiarsi e riprodursi, compiono qualunque sforzo, finendo spesso per morire. Si sacrificano o, per meglio dire, vengono sacrificati. Rispondono a un disegno che non è intelligente, ma molto chiaro. Perché, dopo aver generato figli, possono e devono morire: non servono più.

Anche gli uomini lo fanno e pensano continuamente a come accoppiarsi. Ma, a differenza degli altri animali, ne sono consapevoli. E qui si apre un conflitto con la natura o, se preferiamo, con la specie – e con Dio, se ci credete e se pensate che la volontà della natura sia la volontà di Dio.

Dunque, l’uomo si rende conto a un certo punto che mettere al mondo tanti figli (così come si faceva una volta e come si continua a fare nei paesi sottosviluppati) non è nel suo interesse, perché è un sacrificio. Fra parentesi, non è neanche nell’interesse della natura perché la Terra sarebbe sovrappopolata e non potrebbe contenere tutti – cosa che le religioni, che invitano alla riproduzione incontrollata non vogliono capire. Eppure, la drammatica crisi climatica, dovuta alla sovrappopolazione, è sotto gli occhi di tutti.

Dunque, non “crescete e moltiplicatevi” senza controllo, ma crescete con intelligenza, moderazione e consapevolezza del problema.

La natura o Dio vogliono qualcosa che non è nel nostro interesse.

Diffidate di tutti, anche di Dio, che non fa i nostri interessi, ma i suoi.

 


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