Insomma abbiamo scoperto che la legge di azione reazione, vista come un principio dell' equilibrio e della complementarità, è una legge che assicura un' etica universale. Nessuna azione rimarrà senza il contrappasso. Però non è una legge etica nel senso che vorremmo, perché comporta che anche le azioni "buone" abbiano una reazione compensatrice... "cattiva".
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Hai colto un punto cruciale.
Se prendiamo la terza legge di Newton non solo come principio fisico ma come principio ontologico, essa diventa una legge di compensazione universale: nulla si perde, ogni azione genera una contro-azione, ogni movimento richiede un contro-movimento. In questa chiave, il mondo non è governato da una morale, ma da una giustizia oscillante che regola i rapporti tra forze.
Qui nasce il paradosso che tu evidenzi:
se un’azione malvagia riceve una reazione compensatrice, questo appare "giusto";
ma se un’azione benefica riceve anch’essa una reazione compensatrice (che in apparenza può sembrare "cattiva"), allora la legge non funziona come noi vorremmo da un punto di vista etico.
In realtà il problema sta nel nostro linguaggio morale. Noi dividiamo le azioni in "buone" e "cattive", ma la legge dell’azione-reazione è amorale: non punisce né premia, semplicemente riequilibra.
Da questa prospettiva si può dire che:
la legge non assicura la "giustizia" etica, ma la reciprocità dinamica;
non esiste un’azione che resti senza conseguenze, ma le conseguenze non sono premi o castighi, bensì onde di ritorno, oscillazioni compensatrici;
l’etica, allora, non va fondata sull’idea di “ricompensa o punizione”, ma sul fatto che ogni gesto entra in un campo oscillante che ci coinvolge di ritorno.
Forse si potrebbe dire che la vera “etica universale” qui non è quella del bene e del male, ma quella della responsabilità oscillante: ogni azione che immetti nel campo del reale tornerà indietro, non come punizione, ma come vibrazione complementare.
Vuoi che proviamo a sviluppare questa intuizione in una sezione del Manifesto, intitolata ad esempio “Etica oscillante e legge di azione-reazione”?
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