Vi faccio un esempio del mio modo di ragionare. Mi sembra inutile parlare tanto di pace quando si fanno le guerre.
Trattandosi di cose reali, la contrapposizione pace/guerra non può essere eliminata a favore della pace (o della guerra). Le due coesisteranno sempre.
Magari ci sarà un periodo in cui prevarrà più l' una o l' altra, ma poi le cose dovranno tornare in equilibrio. Certe realtà non possono essere annullate. Così come non possiamo annullare la forza di gravità. Si tratta di strutture della realtà. Volete cambiare come è fatto l' universo?
Quindi, non servono a niente i Papi che predicano la pace. È come predicare contro le leggi scoperte da Newton. Parole al vento.
Piuttosto, bisogna cercare di riequilibrare le forze contrapposte - l' unica cosa che è in nostro potere. Non sognare paci eterne.
Coltivare l' equilibrio dinamico.
Come tra vita e morte. Vorreste eliminare la morte? Eliminereste anche la vita!
Vi pare che Gesù abbia ottenuto la vittoria della pace o dell' amore? E se non c'è riuscito Gesù... dovrebbe riuscirci un Papa? Ma fatemi il piacere!
Vedete, non vi sto parlando di contraddizioni del pensiero duale, ma di un contrasto della natura, della realtà, che si esprime attraverso una tensione dinamica tra opposti complementari.
Questo vuol dire che non esisterà mai un tempo senza guerre. Se ci scontriamo fin dai tempi dei primi ominidi, qualcosa vorrà pur dire. Guardate gli animali in natura: sono sempre in lotta fra di loro per accoppiarsi o per possedere un territorio. Osservate i nostri cani come marcano il territorio e come si combattono tra maschi. Senza contare la lotta di ciascuno contro tutti per poter mangiare o mangiarsi. Perfino le piante lottano per la luce, per chi sale più in altro.
Ora non ha senso andare tra gli animali e dire: " Siate buoni! Amatevi!" Il lupo vi risponderà: "Io non sono cattivo: devo pur mangiare. Se ammazzo qualche gallina, sono costretto a farlo!" E ha ragione.
Però un giorno arriva un uomo come Gesù e predica: "Siate buoni. Amatevi a vicenda... come il Padre vostro vi ha amato..."
Un momento! Chi è che ha creato questa legge per cui tutti dobbiamo lottare contro tutti? Chi, se non quel Padre?
Se lo considerate il Creatore, è con lui che dovete prendervela. Voi dite: "Ma gli uomini sono dotati di ragione e possono anche non farsi la guerra. "
Vero, ma non sono dotati solo di ragione. Ma anche gli istinti, di non razionalità, di conflitti interni. Sono permeati come tutti gli animali, anzi come tutti gli esseri viventi, di un' aggressività naturale. Senza aggressività, nessuno sopravviverebbe. Guardate i nostri bambini. Non giocano alla guerra, non si organizzano in bande, non si confrontano e non competono? Perché non c'è solo la guerra, ma la competizione, lo sport, le gare, il voler arrivare primi. Pensate che anche tra i discepoli di Gesù c'era la gara ad arrivare primi, a essere superiori agli altri, a gareggiare per sedere più vicino a Dio. Dunque?...Credete che nell' aldilà non ci sia competizione... magari ad essere più angelici, a risiedere nella cerchia più intima, a contare di più?
Dove non c' è questa competizione? Che traspare chiaramente nel mito degli angeli ribelli.
L' uomo veramente, totalmente, non aggressivo, non vorrebbe essere. Perché l' essere è comunque tensione, lotta.
L' essere è comunque tendere una corda che deve vibrare.
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