giovedì 15 maggio 2025

La meditazione sulla respirazione come oscillazione fondamentale

 Possiamo creare una variante  della precedente meditazione, legata ad aspetti della  teoria delle oscillazioni. 


Propongo una meditazione sull’immagine oscillante, ispirata alla mia teoria delle oscillazioni degli opposti complementari. L’obiettivo è sperimentare direttamente il dinamismo tra polarità opposte nella mente — luce e ombra, presenza e assenza, forma e vuoto ecc. — per cogliere come ogni immagine interiore sia parte di un’oscillazione unitaria.



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Meditazione dell’Immagine Oscillante


Durata: 15-25 minuti

Postura: seduta, schiena dritta, occhi chiusi o semiaperti



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1. Centratura iniziale (2-3 min)


Osserva il respiro come un’oscillazione naturale: entra, esce.


Sentilo come un primo ritmo tra interno ed esterno.


Lascia che la mente si calmi.




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2. Evocazione duale (5-7 min)


Evoca mentalmente un’immagine concreta (es: un albero, una montagna, un volto).

Osservala stabilizzarsi.


Ora evoca il suo opposto o il suo negativo:

– l’albero spoglio, la montagna in dissolvenza, il volto che svanisce.

– oppure: ombra-luce, movimento-quiete, presenza-assenza.


Lascia che oscillino nella mente, uno prende forma mentre l’altro sfuma, poi si invertono.


Non guidare troppo: osserva il ritmo spontaneo di questo apparire e scomparire.




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3. Contemplazione del ritmo (5-10 min)


Non cercare di fermare nulla.

Lascia che l’immagine e la sua controparte si generino a vicenda, in un continuo fluire.


Nota come:


Ogni forma richiama il suo opposto.


Ogni presenza porta un’eco di assenza.


Non esiste un’immagine "pura": c’è sempre tensione e complementarità.



Ripeti interiormente:


> “Questa immagine vive nel ritmo.

Non è una cosa, è un’oscillazione.

Non esiste da sola.”






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4. Dissoluzione unitaria (3-5 min)


Lascia che entrambe le immagini si dissolvano contemporaneamente.


Rimani nella percezione di uno spazio unificato, da cui le polarità emergevano.


Questo spazio non è né forma né vuoto, ma il campo dell’oscillazione stessa.




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5. Chiusura (1-2 min)


Torna al respiro.


Riconosci che anche il pensiero, il sé, la mente stessa sono oscillazioni apparenti nella coscienza.




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Benefici attesi:


Intuizione non concettuale della complementarità.


Riduzione dell’attaccamento al "reale" come fisso o isolato.


Esperienza diretta della realtà come relazione dinamica e non come entità stabile.


Nota che la respirazione è il movimento oscillante fondante. È come se anche la realtà "respiri" . La respirazione è l' oscillazione basilare.


Integro questa intuizione profondamente coerente con la mia teoria: la respirazione come espressione primaria dell’oscillazione fondante della realtà. La meditazione sarà centrata proprio su questo principio.



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Meditazione dell’Immagine Oscillante – Versione con Respirazione Fondante


Durata: 15-25 minuti

Postura: seduta stabile, occhi chiusi, corpo rilassato ma vigile



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1. Respirazione: l’oscillazione originaria (3-4 min)


Porta la mente al respiro.

Non modificarlo. Solo ascoltalo.


Inspira. Espira.

Senti come qualcosa entra e poi qualcosa esce.


Questo ritmo è l’archetipo dell’oscillazione, di qualsiasi oscillazione:

vuoto-pieno, presenza-assenza, ricevere-donare.


Ripeti interiormente:


> “La respirazione è il ritmo della realtà.

Ogni cosa respira. Ogni forma è un’onda.”




Il mondo non è immobile: anche la realtà respira con me.

C’è un’unica grande oscillazione, di cui io sono un punto.




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2. Evocazione delle immagini complementari (5-7 min)


Evoca un’immagine significativa: una montagna, un volto, un simbolo.


Poi evoca il suo opposto complementare: dissoluzione, assenza, vuoto.


Ora, a ogni inspirazione, lascia che una forma emerga.

A ogni espirazione, lascia che svanisca.


Come il respiro, l’immagine oscilla. Non è una “cosa”, è un movimento.




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3. Contemplazione dell’oscillazione (5-10 min)


Osserva come le immagini non restano ferme.

Si alternano, si fondono, si inseguono.


Non c’è immagine senza il suo opposto.

Non c’è pieno senza vuoto.


Ripeti interiormente:


> “Ogni immagine è un respiro.

Ogni apparenza è un’oscillazione.

La realtà stessa respira, e io con lei.”






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4. Silenzio unificato (3-5 min)


Lascia che tutte le immagini si dissolvano, insieme al respiro consapevole.


Rimani nello spazio in cui ogni forma nasce e muore: l’oscillazione pura.


Non è né forma né assenza. È la vibrazione stessa dell’essere.




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5. Chiusura (1-2 min)


Torna al corpo, ma con la consapevolezza che il respiro è la firma cosmica dell’oscillazione.


Porta con te questa intuizione:


> “Io respiro come respira la realtà.

Non sono separato: sono parte del suo ritmo.”






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