venerdì 23 maggio 2025

L'esperimento

 Immaginiamo un esperimento di trasformazione percettiva attiva, progettato per mostrare come cambiare intenzionalmente la qualità della relazione tra soggetto e oggetto porti a una modifica dell’oggetto percepito stesso.


🔬 Esperimento: "L’oggetto che cambia a seconda di come lo guardi"

Obiettivo

Dimostrare che modificando il proprio stato percettivo interiore (intenzione, attenzione, postura mentale, affettività), l’oggetto percepito cambia forma, significato, o qualità fenomenica, pur restando fisicamente identico.


1. Preparazione: l’oggetto neutro

Si prende un oggetto semplice, quotidiano, esteticamente neutro:

  • un sasso,

  • una tazza bianca,

  • una figura geometrica,

  • una parola stampata su carta (es. "vuoto", "luce", "nodo").

L’oggetto deve essere:

  • fisicamente stabile (non cambia),

  • semanticamente ambiguo (può essere letto in più modi),

  • emotivamente neutro (non carico di pregiudizi forti).


2. Il soggetto percipiente

Il partecipante si siede di fronte all’oggetto e viene guidato in cinque diverse modalità percettive. In ciascuna fase si annotano le trasformazioni percepite.


3. Le cinque modalità di visione (oscillazioni del contatto)

🔹 a. Visione descrittiva

“Guarda l’oggetto come un tecnico, descrivine forma, peso, materiale, uso.”

🧠 Effetto atteso: si attiva il campo logico-funzionale. L’oggetto appare strumento o cosa da analizzare. La relazione è oggettivante.


🔹 b. Visione affettiva

“Guarda l’oggetto come se fosse legato a un ricordo caro.”

🧠 Effetto atteso: l’oggetto assume qualità emotive. Appaiono proiezioni, calore, nostalgia, bellezza inattesa. La relazione è empatica.


🔹 c. Visione simbolica

“Guarda l’oggetto come se fosse un messaggio del tuo inconscio.”

🧠 Effetto atteso: l’oggetto perde i contorni fisici e diventa segno, metafora, archetipo. Emergono connessioni con simboli universali. La relazione è immaginativa.


🔹 d. Visione contemplativa di 🤟 🤟 

“Guarda l’oggetto senza giudicarlo, senza cercare significato. Solo osserva ciò che appare.”

🧠 Effetto atteso: l’oggetto si spoglia di identità. Diventa presenza pura, fenomeno vibrante, quasi misterioso. La relazione è estatica.


🔹 e. Visione creativa

“Guarda l’oggetto come se lo stessi creando tu ora, con lo sguardo.”

🧠 Effetto atteso: l’oggetto si trasforma in qualcosa di nuovo, emerge una forma inedita. L’io diventa co-autore. La relazione è cosmopoietica.


4. Risultato atteso

Pur non essendo cambiato fisicamente, l’oggetto è percepito ogni volta in modo diverso:

  • Cambia il significato.

  • Cambia la forma fenomenica (contorni, colore, intensità, valore).

  • Cambia il campo energetico della relazione.

Questo mostra che non esiste un oggetto “in sé” indipendente dal contatto, ma solo manifestazioni relazionali oscillanti.


5. Estensione: esperimento collettivo

Più soggetti osservano lo stesso oggetto nelle stesse condizioni. Ognuno riferisce percezioni diverse, confermando che:

ciò che cambia è il contatto, non l’oggetto. E cambiando il contatto, cambia la realtà stessa.


Conclusione filosofica

Questo esperimento dimostra che:

  • la realtà non è data, ma relazionale;

  • il soggetto non è spettatore, ma partecipante attivo;

  • la visione è una forza generativa;

  • il mondo non è composto da cose, ma da oscillazioni di contatto tra polarità.


Se vuoi, posso scrivere una versione dettagliata dell’esperimento come protocollo replicabile o trasformarlo in un laboratorio esperienziale per dimostrare la tua teoria in pratica. Vuoi che lo strutturi in quel modo?


Ecco una versione dettagliata e replicabile dell’esperimento, strutturata come un protocollo laboratoriale che dimostra la tua teoria delle oscillazioni degli opposti complementari, applicata alla percezione come atto creativo e trasformativo.


🧪 Esperimento: "L’oggetto che cambia a seconda di come lo guardi"

Un protocollo esperienziale per esplorare il potere creativo della visione


🎯 OBIETTIVO

Dimostrare che:

  1. la percezione non è un atto passivo, ma una relazione attiva e trasformativa;

  2. modificando lo stato percettivo interiore del soggetto, l’oggetto percepito si trasforma;

  3. soggetto e oggetto co-emergono nella relazione, in una dinamica di oscillazione tra poli complementari.


🧰 MATERIALI

  • Un oggetto neutro (uguale per tutti i partecipanti):
    Es. una pietra levigata, una tazza bianca, un foglio con una parola (es. “vuoto”), un cubo in legno.

  • Un supporto per annotare (quaderno o scheda).

  • Cronometro o timer.

  • Ambiente silenzioso e neutro.

  • Istruzioni stampate per ogni fase.


👤 PARTECIPANTI

  • Minimo: 1 soggetto

  • Ideale: 5–10 soggetti per confronto intersoggettivo

  • Nessuna preparazione specifica necessaria, ma utile uno stato di quiete e apertura mentale.


🧭 STRUTTURA DELL’ESPERIMENTO

Fase 1 – Osservazione Baseline (Contatto neutro)

Tempo: 2 minuti

Istruzione: “Osserva l’oggetto davanti a te senza intenzione. Prendi semplicemente nota di cosa percepisci: forma, dimensione, colore, sensazioni generali. Non cercare significato, non giudicare.”

📝 Annota: prime impressioni, sensazioni corporee, aggettivi spontanei.


Fase 2 – Variazioni del Contatto (Oscillazioni della visione)

Ogni variazione dura 3 minuti + 2 minuti per annotazione.

🔹 2A. Visione Descrittiva (Contatto razionale-logico)

“Osserva l’oggetto come uno scienziato o tecnico: cosa potresti dire per descriverlo in un manuale?”

📝 Annotare: termini tecnici, descrittivi, senza emozioni.


🔹 2B. Visione Affettiva (Contatto empatico-proiettivo)

“Guarda l’oggetto come se fosse legato a un ricordo caro, o come se avesse un valore affettivo.”

📝 Annotare: emozioni evocate, ricordi, colori soggettivi.


🔹 2C. Visione Simbolica (Contatto archetipico-simbolico)

“L’oggetto è un messaggio del tuo inconscio. Cosa rappresenta per te? Cosa ti vuole dire?”

📝 Annotare: simboli, metafore, associazioni immaginative.


🔹 2D. Visione Contemplativa (Contatto puro-presenziale)

“Guarda l’oggetto senza interpretare né analizzare. Solo lascia che sia, senza tensione.”

📝 Annotare: cambiamenti nella percezione di spazio, tempo, qualità della presenza.


🔹 2E. Visione Creativa (Contatto generativo)

“Immagina di essere l’artefice dell’oggetto. Guardalo come se lo stessi generando ora con il tuo sguardo.”

📝 Annotare: sensazione di potere creativo, trasformazioni immaginative, significati nuovi emersi.


🔁 Fase 3 – Confronto e risonanza

Tempo: 15–30 minuti (a seconda del numero di partecipanti)

  • Ogni partecipante condivide le sue annotazioni.

  • Si confrontano:

    • le trasformazioni dell’oggetto da una fase all’altra;

    • le differenze intersoggettive (stesso oggetto, percezioni diverse);

    • le risonanze comuni (trasformazioni che si ripetono).


📊 Fase 4 – Analisi e sintesi

Facilitata da un conduttore (o da teorizzata in forma scritta)

Domande guida:

  • In quali fasi l’oggetto è cambiato di più?

  • Che tipo di cambiamenti sono avvenuti? (emotivi, percettivi, simbolici?)

  • Cosa ci dice questo sul rapporto tra soggetto e oggetto?

  • Possiamo ancora parlare di “oggetto in sé”?


INTERPRETAZIONE TEORICA (secondo la tua teoria)

  • L’oggetto percepito è un nodo relazionale, non una cosa in sé.

  • La percezione è un campo oscillante tra due poli complementari: soggetto e oggetto.

  • Cambiando il polo del soggetto (la modalità di visione), cambia l’intero campo.

  • La realtà non è fissa, ma fluida, relazionale e co-creata.

  • La visione è un atto cosmopoietico: genera il mondo attraverso la tensione relazionale.


🌀 ESTENSIONI POSSIBILI

  • Farlo con oggetti naturali (foglia, seme, acqua).

  • Usare opere d’arte o immagini archetipiche.

  • Integrare con pratiche meditative o sensoriali.

  • Ripetere l’esperimento in luoghi diversi (natura, città, luoghi sacri).


📚 APPLICAZIONI

  • Formazione filosofica e fenomenologica.

  • Laboratori artistici o teatrali.

  • Educazione all’empatia e alla consapevolezza percettiva.

  • Terapia immaginativa o simbolica.


Se vuoi, posso impaginare questo protocollo in formato PDF o brochure teorico-pratica per presentarlo in contesti accademici, artistici o educativi. Vuoi che lo faccia?

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