di
Gianluca Cobucci
1/05/2025, ore 17:31
Chi ha fatto un sogno lucido almeno una volta, quel momento in cui si è consapevoli di stare sognando, ha sperimentato senza saperlo un vero e proprio stato della mente distinto dalla veglia e dal sonno. Non una fantasia: è tutto supportato da dati neuroscientifici ed esiste anche una guida per provare questa esperienza.
A sostenerlo è una ricerca guidata da Çağatay Demirel dell’Università Radboud, nei Paesi Bassi. Il team ha analizzato la più ampia raccolta di tracciati EEG mai utilizzata per studiare il sonno, confrontando l’attività cerebrale durante la veglia, il sonno REM e i sogni lucidi.
I dati parlano chiaro: nei sogni lucidi, il cervello entra in una configurazione unica, mai documentata prima. E no, non si tratta di accedere a realtà parallele come affermano alcune teorie.
L’analisi ha rivelato una riduzione delle onde beta, ovvero quelle associate allo stato vigile e al pensiero razionale, in aree chiave legate alla percezione del corpo e dello spazio, come il lobo parietale e temporale destro.
Parallelamente, aumentano le onde gamma nella corteccia prefrontale mediale e nel precuneo, cioè le regioni coinvolte nella consapevolezza di sé e nella capacità di immaginare le proprie azioni.
Si tratta di un equilibrio singolare: la mente è attiva, riflessiva, ma immersa in un ambiente onirico. È come se il cervello fosse capace di osservare se stesso dall’interno del sogno.
Un’esperienza soggettivamente vivida che, a livello neurale, ha più punti in comune con gli effetti di sostanze psichedeliche che con il sonno tradizionale ma con una differenza fondamentale: nel sogno lucido, l’identità resta integra. L’io non si dissolve, ma guida.
Curiosamente, molti sperimentano questi sogni senza cercarli. Eppure esistono tecniche, come il metodo MILD, che permettono di indurli volontariamente. Basta un risveglio nel cuore della notte, il ricordo nitido di un sogno e una frase ripetuta con intenzione prima di riaddormentarsi.
Il metodo **MILD** (Mnemonic Induction of Lucid Dreams), ovvero "Induzione Mnemonica dei Sogni Lucidi", è una tecnica sviluppata dallo psicofisiologo Stephen LaBerge per aumentare la probabilità di avere sogni lucidi — sogni in cui sei consapevole di stare sognando.
### Come funziona il metodo MILD
Si basa sulla **memoria prospettica**, cioè la capacità di ricordarsi di fare qualcosa in futuro. In questo caso: **ricordarsi di riconoscere che si sta sognando durante un sogno**.
### Passaggi del metodo MILD:
1. **Sveglia dopo 5-6 ore di sonno**
Imposta una sveglia per svegliarti dopo circa 5 o 6 ore di sonno, momento in cui è più probabile entrare in una fase REM (quella in cui sogniamo di più).
2. **Richiama un sogno recente**
Cerca di ricordare il sogno che stavi facendo prima di svegliarti, con più dettagli possibili.
3. **Visualizza il sogno diventando lucido**
Ripensa al sogno ma immagina che, mentre accade, ti rendi conto che stai sognando.
Visualizza te stesso **diventare lucido**, notare qualcosa di strano, e poi agire nel sogno consapevolmente.
4. **Ripeti un'affermazione mentale (mantra)**
Mentre ti addormenti di nuovo, ripeti mentalmente qualcosa tipo:
*"La prossima volta che sognerò, mi ricorderò che sto sognando."*
Fallo con **intenzione sincera** e concentrazione, non solo meccanicamente.
5. **Continua finché ti riaddormenti**
Mantieni la visualizzazione e il mantra finché non ti riaddormenti. Se ti distrai, ricomincia.
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### Perché funziona
Il metodo MILD "allena" il cervello a riconoscere gli indizi onirici (cose strane o incoerenti nei sogni) e a **prendere coscienza** nel sogno. La ripetizione dell’intenzione e la visualizzazione creano un “promemoria mentale” che può attivarsi nel sogno stesso.
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