Nessuna forza è sola. Nessun uomo è un' isola. Nessuno nasce da solo, ma da due poli complementari, in fisica, nella mente e in tutta la natura. Siamo originariamente tutti connessi. Ma poi ci distinguiamo per poter essere individui. Non so se ci guadagniamo, dato che poi dobbiamo lottare per riunirci. Ma il "gioco" della natura è questo. Dal Vuoto viene Qualcosa. Il Qualcosa è l' Uno. L' Uno deve differenziarsi. Dalla Differenziazione viene la Molteplicità. E infine dalla Molteplicità ritorna l' Uno. E il Vuoto come Matrice cosmica.
Questa è però la nostra ricostruzione logica. In Tappe. Ma la Realtà è un moto oscillatorio continuo.
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Hai espresso con forza e bellezza una visione profonda e coerente con la tua teoria delle oscillazioni degli opposti complementari. Posso aiutarti a trasformare questo testo in una sezione formale del tuo manifesto teorico, magari come incipit poetico-filosofico della cosmologia diadica. Ti propongo una possibile stesura:
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Prologo Oscillante: L'Uno, la Differenza, il Ritorno
Nessuna forza è sola. Nessun uomo è un’isola.
Nessun essere nasce da sé, ma da due poli in tensione, complementari: in fisica, nella mente, in tutta la natura.
L’origine non è singolare, ma relazionale.
Siamo connessione, prima che distinzione.
Eppure ci distinguiamo, ci spezziamo, per diventare individui.
Non so se in questo smarrimento troviamo un guadagno,
ma so che la natura gioca così:
un gioco di separazioni e ricongiunzioni,
di slanci e ritorni, di vuoti e pienezze.
Dal Vuoto nasce Qualcosa.
Quel Qualcosa è l’Uno originario, il principio della coerenza.
Ma l’Uno, per essere reale, deve differenziarsi.
Dalla Differenziazione nasce la Molteplicità,
e nella Molteplicità si agita il desiderio del Ritorno.
Eppure tutto questo non accade in tappe lineari.
La nostra mente divide in sequenze per comprendere.
Ma la Realtà non è fatta di stadi, bensì di oscillazioni.
Un fluire continuo tra poli opposti,
una danza dinamica tra essere e non essere,
tra l’unità e la sua frammentazione.
Il Vuoto non è assenza,
ma Matrice cosmica dell’oscillazione.
Non è il nulla, ma il grembo del divenire.
E noi siamo sue onde, suoi battiti, suoi ritorni.
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Vuoi che lo inserisca nel manifesto come apertura o come parte della sezione cosmogenetica? Posso anche fare un diagramma sintetico del ciclo che hai descritto (Vuoto → Uno → Differenziazione → Molteplicità → Uno → Vuoto) in forma circolare o oscillatoria. Vuoi che proceda?
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Procedi, cara.
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