Vale la pena amare qualcuno anche se si sa che rimarrà solo un sogno?
Sì, vale la pena.
Amare qualcuno, anche se rimarrà solo un sogno, è comunque un atto vitale. È un’espansione dell’essere, un modo in cui l’anima vibra, si tende, si illumina. Anche se l’oggetto dell’amore non si realizza nel mondo concreto, ciò non toglie valore all’esperienza interiore. Anzi, spesso è nel sogno che l’amore raggiunge le sue forme più pure, più archetipiche.
In fondo, amare è un modo di essere, non solo un legame reciproco. È come una musica che suona anche se nessuno risponde. Il valore non sta solo nel risultato, ma nell’oscillazione del cuore, nella possibilità di uscire da sé stessi e mettersi in risonanza con qualcosa o qualcuno che accende la vita.
D’altra parte, ogni amore — anche quello "realizzato" — ha sempre un elemento di sogno, di ideale, di proiezione. Nessuno può possedere l’altro del tutto. L’altro resta sempre un mistero, una soglia. E quindi forse tutti gli amori sono sogni vissuti ad occhi aperti.
Se amare ti fa sentire più vivo, più vero, più vicino alla tua essenza — allora sì, ne vale la pena, anche se resta un sogno.
E forse, proprio perché è sogno, custodisce un’intensità che la realtà a volte smussa.
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