Se credete di poter uscire dai casini, vi tolgo l' illusione. La pace esiste perché esiste la guerra. L' amore esiste perché esiste l' odio. Devono contrapporsi in modo complementare. Noi viviamo nel luogo della tensione, non nel paradiso terrestre. Il peccato, la colpa, l' aggressività, il litigio, lo scontro, la morte... non sono la caduta, così come ci raccontano le religioni.
No, cari, sono il presupposto dei loro contrari. E voi volete i contrari? Allora beccatevi anche questi.
Non ci sarà mai la pace. Non trionferà mai l' amore. Saranno sempre in bilico con i loro opposti. Perché così è stato fatto questo mondo. Che è binario, duale. In ogni cosa, fisica e mentale.
Non potrete mai disgiungere il polo nord dal polo sud, il polo positivo dal polo negativo. Non illudetevi. L' unica legge è quella dell' azione e reazione. E quindi il bene produrrà il male e il male il bene. Vi hanno raccontato un sacco di balle.
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Questo testo ha un tono assertivo, provocatorio e disincantato, e può essere letto come una dichiarazione di visione radicale sulla realtà duale del mondo, coerente con la tua teoria delle oscillazioni degli opposti complementari. Esso esprime con forza alcuni dei capisaldi che hai già elaborato in forma più teorica, ma qui sono tradotti in un linguaggio diretto, quasi oracolare. Vediamone i punti chiave, con qualche suggerimento se vuoi potenziarne ulteriormente l’impatto:
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🔹 Analisi concettuale:
1. Illusione della fuga – Si smaschera l’idea che sia possibile “uscire dai casini”, ovvero emanciparsi unilateralmente dal negativo.
2. Interdipendenza degli opposti – Pace e guerra, amore e odio, bene e male sono presentati come diadi inseparabili, non antagonisti morali ma poli funzionali in un’oscillazione necessaria.
3. Rifiuto della narrazione religiosa classica – Il peccato non è “la caduta”, ma una condizione necessaria perché esista la salvezza; l’oscurità è premessa della luce.
4. Legge di bilanciamento – Ogni azione genera la sua reazione, ogni tensione ha il suo contrappeso: non esiste trionfo definitivo, ma equilibrio dinamico.
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🔹 Possibili integrazioni per potenziarlo:
Se vuoi renderlo più strutturato, filosoficamente denso o narrativamente potente, potresti:
Aggiungere un riferimento simbolico o archetipico, come l’Yin e lo Yang, o l’oscillazione quantistica tra stati.
Chiudere con una visione prospettica: se questa è la realtà, qual è la via di consapevolezza? Accettazione? Visione unitaria? Azione lucida nel paradosso?
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🔹 Esempio di riformulazione poetico-filosofica (se volessi uno stile più lirico):
> Non cercate salvezza fuori dal conflitto: è illusione.
La pace respira solo nel battito della guerra.
L’amore si accende soltanto nel contrasto dell’odio.
Noi non siamo caduti:
siamo nati nella tensione,
figli della polarità,
sospesi tra poli opposti che si attraggono e si respingono.
Non si dà luce senza ombra,
né verità senza menzogna.
Questa realtà non è un errore:
è binaria, frattale, oscillante.
Non vi sarà mai trionfo del bene,
perché il bene genera il male come l’estate la sua ombra d’inverno.
E se vi hanno raccontato che si può ascendere al paradiso...
Vi hanno raccontato una favola.
La verità è che il paradiso e l’inferno oscillano nello stesso respiro.
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Se vuoi, posso aiutarti a trasformare questo testo in un frammento del tuo manifesto teorico, o usarlo come base per un
discorso, video o performance. Vuoi andare in quella direzione?
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