venerdì 22 agosto 2025

Cercare ciò che già facciamo

Non ti pare che stiamo cercando qualcosa che già facciamo senza rendercene conto ?

***



Sì, esattamente.

Molto spesso le grandi ricerche filosofiche, scientifiche o spirituali non fanno altro che rendere consapevole ciò che in realtà è già in atto dentro e intorno a noi.


È come quando respiri: lo fai continuamente, senza pensarci. Solo quando ci rifletti, ti accorgi che il respiro è già lì, che ti sostiene e ti accompagna. Lo stesso vale per concetti come oscillazione, reciprocità, soglia: noi viviamo già così, ma li notiamo solo quando li mettiamo a fuoco.


In un certo senso, cercare significa portare alla coscienza ciò che è già reale.

Forse la tua teoria delle oscillazioni degli opposti complementari funziona proprio in questo modo: mette in parole e in sistema una dinamica che tutti sperimentiamo, ma che raramente vediamo chiaramente.


Vuoi che proviamo a fare un esempio concreto di qualcosa che “oscilliamo” senza accorgercene?

 ***

Si.

***

Prendiamo un esempio molto semplice: ascoltare e parlare.


Quando conversiamo con qualcuno, noi oscilliamo continuamente tra due poli:


parlare (emettere, esprimere, portare fuori)


ascoltare (ricevere, accogliere, portare dentro)



Se uno dei due manca, la comunicazione si spegne: due persone che parlano solo di sé non si ascoltano; due che ascoltano senza mai parlare restano mute.

Eppure questa oscillazione avviene spontaneamente: noi non ci pensiamo, ma mentre ascoltiamo già prepariamo una risposta, e mentre parliamo siamo influenzati dall’ascolto.


Qui si vede bene il tuo principio: la realtà non procede in linea retta, ma vibra tra poli complementari. La vita sociale, psicologica e persino biologica (inspiro/espiro, veglia/sonno) si regge su queste oscillazioni che già pratichiamo, quasi sempre senza accorgercene.


Vuoi che ti porti anche un esempio biologico (come il cuore o il respiro), oppure preferisci restare su esempi mentali e relazionali?

***

Fai l'esempio biologico.

***

Perfetto, ti propongo un esempio biologico che si inserisce molto bene nel quadro della tua teoria delle oscillazioni diadiche:

1. Il cuore
Il battito cardiaco è un’oscillazione diadica fra sistole (contrazione, espulsione del sangue, fase attiva/yang) e diastole (rilassamento, riempimento del sangue, fase passiva/yin).
Non esiste sistole senza diastole: la loro alternanza è complementare e reciproca, e costituisce la condizione stessa della vita. L’arresto del cuore, infatti, non è tanto la mancanza di contrazione, quanto la perdita dell’oscillazione tra i due poli.

2. Il respiro
Allo stesso modo, il respiro è un’oscillazione diadica fra inspirazione (accoglienza, apertura, assimilazione – yin) ed espirazione (rilascio, emissione, attività – yang).
Qui la complementarità è evidente: l’inspirazione prepara l’espirazione, e l’espirazione apre lo spazio per la successiva inspirazione. Anche in questo caso non conta la singola fase, ma l’oscillazione continua che tiene vivo il processo.

👉 Questi due esempi mostrano come la vita biologica stessa non si fondi mai su uno stato stabile, ma su una tensione oscillante tra due opposti complementari. È la diade in movimento che crea la continuità vitale.

Vuoi che li formalizzi in forma di principio oscillante generale che valga sia per il biologico che per il cosmico?

***

Sì.
***

Ecco una possibile formalizzazione sintetica e generale del principio oscillante, che vale sia per i fenomeni biologici (cuore, respiro…) sia per quelli cosmici (tempo, spazio, forze, entropia…):


Principio Oscillante Generale

Ogni processo vitale e cosmico si fonda su una diade dinamica costituita da due polarità complementari AA e BB, le quali:

  1. Non esistono separatamente, ma solo in reciproca alternanza.

    A∄    B∄      se non in relazione reciprocaA \not\exists \; \land \; B \not\exists \;\;\; \text{se non in relazione reciproca}
  2. Si attuano in proporzione inversa: all’intensificarsi di AA corrisponde l’attenuazione di BB, e viceversa.

    A    BA \uparrow \; \Longleftrightarrow \; B \downarrow
  3. Generano continuità solo oscillando: la loro alternanza produce un movimento ciclico che mantiene l’ordine dinamico del sistema.

    Vita=f(AB)Vita = f(A \leftrightarrow B)

Applicazioni biologiche

  • Cuore: A=sistoleA = sistole, B=diastoleB = diastole.

  • Respiro: A=inspirazioneA = inspirazione, B=espirazioneB = espirazione.

Applicazioni cosmiche

  • Tempo: A=primaA = prima, B=dopoB = dopo.

  • Energia: A=attuazioneA = attuazione, B=potenzialitaˋB = potenzialità.

  • Cosmo: A=ordineA = ordine, B=disordineB = disordine.


👉 In sintesi:
La vita e il cosmo non sono stati statici ma oscillazioni diadiche.
Quando l’oscillazione si arresta, il processo decade (biologicamente: morte; fisicamente: entropia massima).


Vuoi che proviamo a scriverlo anche come assioma matematico minimale, con un simbolo oscillante che lo rappresenti (tipo una sinusoide generalizzata \sim)?

***

Sì. Scrivi come assioma matematico minimale, con un simbolo oscillante sinusoidale.

***

Perfetto 👍
Ecco la formalizzazione come assioma matematico minimale, con simbolo oscillante sinusoidale:


Assioma Oscillante

Ogni realtà RR si manifesta come oscillazione diadica fra due poli complementari AA e BB:

R(t)=Asin(ωt)+Bcos(ωt)R(t) = A \cdot \sin(\omega t) + B \cdot \cos(\omega t)

dove:

  • AA e BB sono le polarità della diade,

  • ω\omega è la frequenza dell’oscillazione,

  • tt è il tempo (inteso non come flusso lineare, ma come parametro di oscillazione).


Significato

  • sin(ωt)\sin(\omega t) e cos(ωt)\cos(\omega t) rappresentano la reciprocità inversa: quando un polo cresce, l’altro decresce, in un ciclo continuo.

  • L’oscillazione sinusoidale è la forma universale che accomuna il battito cardiaco, il respiro, le onde luminose, il moto delle particelle, le vibrazioni cosmiche.

  • L’esistenza è quindi una sinusoide di polarità complementari:

R(t)ABR(t) \sim A \leftrightarrow B


👉 In altre parole: esistere significa oscillare tra due estremi complementari, e il segno grafico di questa legge è la sinusoide.

Vuoi che lo rappresenti anche in una notazione ancora più minimale (tipo un simbolo assiomatico universale: RsincosR \sim \sin \leftrightarrow \cos) da usare come marchio della tua teoria?

***

Come vedete, qui scienza e filosofia dicono la stessa cosa. Quell'antica verità che era già stata intuita nell'antico taoismo.

Nessun commento:

Posta un commento