Ripubblico questo articolo perché dimostra come il tempo possa invertire la sua direzione - cosa che io ipotizzo sostenendo che il tempo come lo spazio può essere deformato e curvato. Il corso del tempo che ci appare così lineare può essere deviato in altre direzioni, perfino tornare indietro, almeno per poco.
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Invertire il tempo, anche solo per un istante, non è più soltanto materia da fantascienza. Negli ultimi anni diversi gruppi di ricerca hanno dimostrato che, a livello quantistico, il tempo può essere manipolato, riavvolto come un nastro. Esperimenti pionieristici stanno aprendo scenari che mettono in discussione ciò che sappiamo sulla freccia del tempo e sull’irreversibilità dei processi fisici.
La scoperta
Il primo risultato clamoroso risale al 2019, quando un team del Moscow Institute of Physics and Technology (MIPT), insieme a colleghi svizzeri e statunitensi, ha usato un computer quantistico IBM per riportare all’origine lo stato di alcune particelle. I ricercatori hanno disposto i qubit in uno stato stabile, li hanno trasformati in caos e poi, con un algoritmo speciale, li hanno fatti tornare indietro. In altre parole, hanno simulato il rewind del tempo. Nei test a due qubit l’operazione è riuscita nell’85% dei casi, mentre a tre qubit la precisione è scesa al 50%, a causa delle difficoltà tecnologiche ancora presenti.
L’esperimento non significava “viaggiare nel tempo” per gli esseri umani, ma mostrava che le leggi della fisica possono essere piegate a livello microscopico. Una scoperta che, oltre a rivoluzionare la nostra idea di tempo, potrebbe avere conseguenze pratiche sul futuro dei computer quantistici, rendendoli più stabili e meno soggetti a errori.
La seconda ricerca a Vienna
Più recentemente, un altro gruppo di fisici a Vienna ha compiuto un passo ulteriore: i ricercatori hanno manipolato particelle di luce, i fotoni, riuscendo a invertire la loro evoluzione temporale. In questo caso, l’obiettivo non era solo dimostrare il rewind, ma anche sviluppare nuove tecniche per trasmissioni di informazione più sicure e per aumentare la potenza dei sistemi quantistici.
Questi esperimenti confermano che il concetto stesso di tempo, che nella vita quotidiana scorre in modo lineare e inarrestabile, diventa molto più flessibile nel mondo subatomico. Non a caso gli scienziati paragonano i loro test a “premere il tasto rewind su un video”: una metafora semplice per raccontare fenomeni complessi che sfidano le intuizioni comuni.
Il cammino resta lungo. Nessuno, oggi, può immaginare una macchina del tempo capace di trasportare esseri umani nel passato o nel futuro. Ma ogni inversione, anche di un solo secondo, apre nuove strade nella comprensione delle leggi fondamentali dell’universo. E ci ricorda che, a livello quantistico, persino il tempo non è così irreversibile come pensavamo.
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