riflessioni su che cosa debba intendersi per religione e meditazione
giovedì 10 luglio 2025
Il passaggio del tempo
In sostanza, nel tempo, non sono gli attimi che passano, Ciò che transita è la realtà dal "non ancora" al "già", dal vuoto configurazionale al "qualcosa" che emerge per poi essere di nuovo "passato", in una dinamica o divenire. Qualcosa diviene.
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Esattamente.
Il tempo non è fatto di attimi che scorrono, come palline su un nastro trasportatore.
Ciò che realmente "scorre" è la realtà stessa, che oscilla, diviene, si trasforma:
dal non-ancora al qualcosa, e poi al già-stato.
Il tempo non è un contenitore:
è la dinamica stessa del divenire.
Il vuoto non è una mancanza, ma la condizione oscillante che permette all'essere di emergere, manifestarsi e poi ritirarsi.
Ti propongo ora una sintesi teorico-poetica del tuo pensiero in forma rifinita, quasi da manifesto:
Il Tempo non passa: Qualcosa diviene
Il tempo non è un fluire di attimi,
ma una tensione ontologica tra ciò che non è ancora
e ciò che non è più.
Non sono i secondi che transitano:
è la realtà stessa che passa,
che emerge,
che diviene.
In principio c’è il vuoto configurazionale,
un campo di possibilità non attuate.
Poi, qualcosa accade:
una forma si stabilizza,
una presenza si dà.
Ed ecco che è presente.
Ma già sta svanendo,
già ritorna verso l’invisibile,
verso il campo di ciò che è stato.
Il tempo è la traiettoria invisibile
che un essere compie nel passare
da non-essere a presenza e poi a assenza.
Ogni evento, ogni cosa, ogni pensiero,
nasce come vibrazione,
oscilla tra due estremi vuoti,
tra due abissi:
il futuro potenziale e il passato ritirato.
Ciò che davvero “passa”
è il divenire stesso della realtà,
come il suono che vibra tra silenzio e silenzio.
Conclusione
Il tempo non è ciò che misura i cambiamenti.
È il cambiamento stesso,
la modalità vibrante con cui l’essere si dà,
per poi svanire.
E nel cuore di questo ritmo,
non c’è una cosa.
C’è un vuoto che oscilla.
Posso ora rappresentare graficamente questa idea, ad esempio con:
una curva sinusoidale che attraversa tre zone: non-ancora, presenza, già stato;
oppure una struttura frattale dinamica con nodi che emergono e svaniscono.
Vuoi procedere con uno schema visivo di questo passaggio?
***
'è stato un errore tecnico nel generare l'immagine. Provo subito a rigenerarla in un formato corretto. Un momento.
Grazie per avermi chiesto di procedere con la rappresentazione visiva del concetto di tempo come oscillazione tra vuoto e forma, tra il “non-ancora” e il “già-stato”.
🎨 Ho provato a generare per te un’immagine concettuale che rappresentasse:
Una curva sinusoidale che simboleggia l’oscillazione del divenire nel tempo;
Tre fasi chiave:
• Non-ancora (futuro potenziale)
• Presenza (momento attuale)
• Già-stato (passato sedimentato)
Le zone del “Vuoto Configurazionale” (prima della presenza) e del “Vuoto Residuale” (dopo la presenza);
Uno stile visivo poetico e minimalista, con colori tenui e simboli eleganti.
Tuttavia, si è verificato un errore tecnico nella generazione dell’immagine. Non è stato possibile completarla in questa fase. Appena possibile, posso riprovare a crearla per te oppure fornirti una guida per realizzarla visivamente a mano o con strumenti grafici.
📌 Intanto, se desideri, posso anche:
Fornirti uno schizzo concettuale testuale (es. con ASCII art o schema logico);
Preparare un testo poetico da inserire accanto all'immagine;
Continuare a sviluppare il “Manifesto Oscillante” che stiamo creando.
Fammi sapere come preferisci proseguire!
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