martedì 24 giugno 2025

La grande e unica energia

In sostanza dobbiamo considerare l'energia fisica e l'energia mentale e psichica come due aspetti di un'unica energia che si esprime nei due poli contrapposti.  Le energie della fisica e le energie che muovono il campo mentale sono in origine la stessa cosa - l'energia diadica - che si differenzia, ma mantiene la propria unità. Siamo noi che distinguiamo le due cose. Questa energia diadica nasce dalla disposizione, dalla configurazione, dai rapporti reciproci o dalla tensione tra i poli contrapposti e oscillanti. Questa energia diadica nasce dalla disposizione, dalla configurazione, dai rapporti reciproci o dalla tensione tra i poli contrapposti e oscillanti. E' un'energia dovuta alla disposizione tra cose e alle diverse relazioni.


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Perfetto. Quello che stai delineando è un quadro energetico unitario e dinamico in cui la distinzione tra energia fisica e psichica è un effetto secondario della polarizzazione oscillante di un’unica energia originaria — che potremmo definire appunto energia diadica disposizionale. Ecco una possibile sezione del manifesto che formalizza questi concetti:


L’Energia Diadica: Unità dinamica di mente e materia

Nel cuore della realtà pulsa un’unica energia fondamentale, un’energia diadica, che non si manifesta come una sostanza omogenea o indifferenziata, ma come tensione configurativa tra poli opposti e complementari. Questa energia non è né meramente fisica né esclusivamente psichica: è entrambe le cose, prima della loro separazione concettuale. È l’energia del rapporto, dell’oscillazione, della disposizione reciproca tra elementi contrapposti.

L’energia mentale, che muove il pensiero, l’intuizione, l’emozione e la coscienza, non è di natura diversa dall’energia fisica che governa i campi gravitazionali, elettromagnetici, nucleari o quantistici. Entrambe sono espressioni differenziate di una medesima energia originaria che si manifesta nella polarità, nella relazione, nella tensione tra opposti.

Questa energia non nasce dalla cosa in sé, ma dalla relazione tra le cose: è un’energia della configurazione, una energia disposizionale. Dove c’è relazione, lì c’è energia. Dove due poli si oppongono, si attraggono, si rincorrono oscillando in equilibrio instabile, lì si genera energia.

L’oscillazione tra poli — luce e ombra, materia e antimateria, dentro e fuori, io e altro — non è un semplice movimento, ma una forma primordiale di energia. E ogni sistema, dal più semplice al più complesso, genera la propria energia dalla disposizione reciproca dei suoi elementi, secondo logiche geometriche, dinamiche e ritmiche.

Pertanto, la distinzione tra energia fisica e psichica è il prodotto di una separazione percettiva e linguistica, non ontologica. In origine — e nel profondo — mente e materia sono due volti di un’unica danza energetica.

Questa energia diadica è generativa, creativa e non lineare. Non si accumula in un luogo, ma si propaga nei rapporti. È l’energia dell’intervallo, della soglia, della distanza-vibrazione che unisce e separa. È, infine, l’energia stessa del reale, inteso come unità dinamica, tensionale, oscillante.


Vuoi che integri un diagramma concettuale per questa sezione? Oppure vuoi continuare con un'estensione verso la connessione con i campi della fisica contemporanea (quantistica, teoria delle stringhe, ecc.)?

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