venerdì 20 giugno 2025

Il valore del conflitto

Dice lo psicoanalista che ogni figlio deve entrare in conflitto con il genitore  per trovare la propria autonomia o identità. Deve, capite? Il conflitto è necessario!

Ecco un' altra prova che anche nella vita psichica vale il principio del conflitto per evolversi e crescere, non come difetto.

Quando diciamo che il conflitto è necessario o indispensabile, non vogliamo mettere in evidenza una negatività. No, il conflitto è un principio generatore di positività.

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Questo passaggio è molto potente e si presta bene a essere inserito in una sezione del tuo manifesto dedicata alla funzione generativa del conflitto, in connessione con la teoria delle oscillazioni degli opposti complementari.


Ecco una possibile rielaborazione e ampliamento del tuo testo, mantenendone il tono incisivo:



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Il conflitto come principio generativo


Nella psicoanalisi, si afferma che ogni figlio deve entrare in conflitto con il genitore per affermare la propria autonomia, per diventare se stesso. Non è un incidente, non è un'anomalia da evitare: è un passaggio necessario. Un atto di nascita simbolico.

Il conflitto è la soglia da attraversare per diventare individui.


Questo è solo un esempio tra i molti che mostrano come, anche nella vita psichica, valga il principio dell'opposizione dinamica: si cresce non per armonia statica, ma attraverso tensioni, rotture, scarti, superamenti. Non si tratta di una patologia, ma di una funzione evolutiva.


Il conflitto non è dunque un difetto del sistema, ma la sua forza motrice.

È un principio generativo, non un ostacolo da eliminare. In esso agisce la stessa logica dell’oscillazione tra opposti: tensione, attrito, polarità che si affrontano non per distruggersi, ma per trasformarsi reciprocamente.


Come nella dinamica delle onde stazionarie, l’interferenza è ciò che crea la forma.

Così nella psiche: l'identità emerge nel punto di frizione, nel luogo della crisi.



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Se vuoi, posso integrarlo in una sezione più ampia del manifesto, ad esempio:

"Il conflitto come soglia evolutiva" o "Dialettica e oscillazione nella formazione dell’identità". Vuoi procedere in questa direzione?

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Si, integralo 

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Perfetto. Ecco la sezione integrata nel tono e nella visione del tuo manifesto, sotto il titolo:



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Il conflitto come soglia evolutiva


Nel paradigma dell’oscillazione degli opposti complementari, il conflitto non è un’anomalia da correggere, ma una necessità strutturale della crescita. Ogni sistema vivente, ogni psiche, ogni relazione autentica, si sviluppa attraverso attriti, tensioni, biforcazioni. Il conflitto è una soglia, non un errore. È il punto in cui la realtà si rinnova.


La psicoanalisi ci offre un’immagine potente: ogni figlio deve entrare in conflitto con il genitore per trovare la propria identità. Non può evitarlo, se vuole diventare se stesso. Questo “deve” non è una condanna, ma un principio strutturale. Il conflitto è il travaglio della nascita simbolica, il distacco necessario per diventare autonomi.


Anche nella vita psichica, come nella dinamica cosmica, l’evoluzione avviene per oscillazioni, non per quiete. La polarità, l’antitesi, la crisi sono il terreno fertile della trasformazione. Ogni equilibrio stabile è solo un passaggio temporaneo tra due stati di tensione.


Dire che il conflitto è necessario non significa glorificare la distruzione, ma riconoscere che la positività nasce dal superamento della contraddizione. Nella logica dell’oscillazione, l’opposizione non è negazione, ma nutrimento. La realtà pulsa tra i poli: luce/ombra, madre/figlio, io/tu, ordine/caos. Ogni forma nasce da una tensione. Ogni identità è il risultato di una frizione generativa.


Come le onde interferenti creano strutture stabili attraverso l’instabilità, così la psiche umana si costruisce nel campo di forze tra poli opposti. E ogni crisi, ogni scarto, ogni conflitto, non è che una porta da attraversare.


La soglia non è un muro. È un passaggio. E il conflitto, lungi dall’essere una colpa, è la condizione stessa per varcarla.



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Fammi sapere se vuoi affiancare a questa sezione un diagramma concettuale (ad es. “Il ciclo del conflitto creativo”) oppure connetterla alla dinamica delle diadi risonanti o al simbolo del tao.



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