Molti uomini preferiscono il pensiero razionale, operativo, "esterno", per non provare emozioni. Vivono senza emozioni, hanno paura delle emozioni.
In questi casi il pensiero è una malattia della mente. Per riuscire a stare nel mondo senza troppi turbamenti. Ma senza vivere veramente.
Non serve a questo tanto lavoro? Per dimenticarsi?
Il pensiero, la gloria dell' uomo, è anche il suo più grande nemico. Può ripetersi uguale tutti giorni. E può portare all' esaltazione o alla depressione. O all'annullamento della vita.
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