giovedì 27 febbraio 2025

La scelta come determinazione

 Guardate questa immagine. Cosa vedete?



Potete vedere o un' anatra o un coniglio. Ma non contemporaneamente. Nemmeno quando io vi svelo le due immagini. O l' una o l' altra.

In realtà l' immagine ritrae entrambi gli animali. Quello che vedete è veramente entrambe le cose. Ma voi potete vedere o l' una o l' altra. Mai nello stesso istante.

Anche ora che lo sapete non potete vedere entrambe le immagini nello stesso tempo.

Pensate che è così sempre. Voi scegliete che cosa vedere. O volontariamente o, più spesso, involontariamente, senza accorgervene. Tra le tante immagini voi ne estraete una. 

Quindi la mente costruisce la "realtà". Ci sono varie possibilità. Ma solo quando guardate, fate "collassare" una immagine definita.

Quante altre immagini potevate scegliere? È come percorrere un sentiero e poi trovarsi di fronte a varie diramazioni. Che non sapete dove vi porteranno. A questo punto ne scegliete una perdendo tutte le altre. 

Avete deciso (de-ciso = tagliato) la vostra strada. 

In ogni momento fate questo. Decidete la vostra strada. Per fortuna o per sfortuna, qualcuno vi fa scegliere poche strade definite.

Ma, se volete provare il brivido dell' infinito, anziché scegliere "una sola" strada, fermatevi a contemplarle tutte e sceglietene una in piena consapevolezza che è una delimitazione, un impoverimento.

L' impossibilità di "vedere" contemporaneamente due o più cose è all' origine di quello scorrere tra istanti che noi chiamiamo  "tempo". Il fatto è che ogni istante porta un' informazione diversa.

 Se non portasse nessuna informazione o se portasse la stessa identica informazione, noi non avremmo il senso del tempo. Come nei fotogrammi delle pellicole. Che ci fanno vedere immagini in movimento solo perché i fotogrammi sono diversi. Non perché le immagini corrispondano a cose in effettivo movimento. 

Nessun commento:

Posta un commento