tag:blogger.com,1999:blog-2051931984160534211.post5456634398721369412..comments2024-03-29T06:46:58.418-07:00Comments on Religione e meditazione: Il sogno del nascere e del morireClaudio Lamparellihttp://www.blogger.com/profile/14555874295136825500noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-2051931984160534211.post-71825005659707090002021-06-04T03:59:29.866-07:002021-06-04T03:59:29.866-07:00Noi dovremmo sempre tentare di migliorare il mondo...Noi dovremmo sempre tentare di migliorare il mondo, pur nella consapevolezza che non potremo mai vincere il male e l’illusione, che sono costitutivi dell’esistenza. Questa consapevolezza nasce dalla presenza del Testimone.<br />Certo potremmo anche non fare nulla o formare qualche religione, senza però illuderci di risolvere il problema. Nel tentativo di vincere il male, hanno fallito tutti: profeti, religiosi, scienziati, filosofi, politici, asceti, santi, ecc. Il mondo va avanti così come è sempre andato. E scomparirà così come era venuto.<br />È inutile tentare di salvare l’individualità, che svanirà comunque. La posizione del Testimone è un tentativo di percepire l’universalità, che è sempre presente, anche qui e ora, ma che non coincide con il sogno fallace della vita.<br />La posizione del Testimone si fortifica sia nella guerra quotidiana sia nella pace della solitudine. Nessuna condizione le è estranea.<br />Claudio Lamparellihttps://www.blogger.com/profile/14555874295136825500noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2051931984160534211.post-34940158409525822562021-06-03T06:02:43.994-07:002021-06-03T06:02:43.994-07:00Gentile Lamparelli,
Lei parla della disidentificaz...Gentile Lamparelli,<br />Lei parla della disidentificazione come cura fondamentale, ma tempo fa parlava anche di ineludibilità dell'impegno sociale e politico. E parlava anche del valore della scienza, come nel caso della disciplina medica capace di guarire i corpi e le menti degli esseri umani... Da un po' di tempo, Lei sta insistendo sulla necessità di andare oltre il mondo fenomenico, ponendosi nella posizione del Testimone, e invitando a non temere la morte, poiché è un passaggio certo alla trascendenza. Tutto ciò può essere un programma di vita quotidiano? E' conciliabile con la nostra condizione di corpi-menti assorbiti continuamente dal marasma samsarico? Dovremmo costituirci in una sorta di setta millemaristica? Potremmo anche ignorare la miriade di malattie organiche e mentali che ci affliggono, forti dell'invulnerabilità dell'Osservatore?... Grazie!<br />Brahma de sordihttps://www.blogger.com/profile/06311799479197724889noreply@blogger.com